Firenze
12 cose da fare e vedere a Firenze
Ci sono così tante cose da fare a Firenze che un mese probabilmente non è sufficiente per vederle tutte. Meglio dunque concentrarsi sulle attrazioni veramente imperdibili: quelle, sia chiaro, che “se non le hai viste non puoi dire di aver visitato la città”. Allo stesso tempo, però, guai a perdere il gusto della scoperta! C’è una Firenze “inaspettata” che spesso finisce schiacciata dalla fama delle sue tante “cartoline”. Attenzione anche con i bambini. Essendo una città d’arte, un grande museo a cielo aperto, Firenze può essere “faticosa” per i più piccoli. Non preoccuparti però. Non mancano in città parchi, spazi aperti e ludoteche a loro dedicate. Infine un consiglio: meglio programmare una permanenza di almeno 72 ore per un primo approccio con la città. Sopra, inoltre, abbiamo scritto che un mese non basta per vedere tutto; figuriamoci un giorno o due. C’è il rischio concreto di fare tour estenuanti con visite fugaci a musei e monumenti che invece meritano di essere visti con calma e attenzione.
“Se non hai visto questo, non hai visto Firenze.” Questa la scritta che campeggia nella home page del sito di Piazza del Duomo. Un grande museo a cielo aperto che comprende la Cattedrale di Santa Maria del Fiore, la Cupola del Brunelleschi, il Campanile di Giotto, il Battistero di San Giovanni, la Cripta di Santa Reparata e il Museo dell’Opera del Duomo. Ciascuno di questi monumenti merita di essere trattato singolarmente. Nel tempo, però, è prevalsa l’idea di trasformare l’intera piazza in un unico polo museale visitabile con un unico biglietto. Quindi non sorprenderti se mettiamo al primo posto Piazza del Duomo. È davvero la prima cosa da fare a Firenze, soprattutto perché il biglietto consente un buon margine di flessibilità.
Uno dei ponti più famosi al mondo e sicuramente anche uno dei più belli. Basti pensare che fu l’unico della città ad essere risparmiato dalla ritirata delle truppe tedesche nel 1944. Del resto questo è un ponte che ne ha viste tante, dovendo sempre fare i conti con i “capricci” dell’Arno. In verità non solo con quelli del fiume. Anche i de’ Medici contribuirono in proprio: dapprima, con Cosimo I, promuovendo la costruzione del “Corridoio Vasariano” (l’aggettivo fa riferimento all’architetto Giorgio Vasari, architetto al servizio di Cosimo I), un percorso pedonale sopraelevato che consentito passare da Palazzo Vecchio, cuore politico e amministrativo della città, a Palazzo Pitti, la casa di famiglia, scavalcando la gente e i suoi “stati d’animo”. Poi, in un secondo momento, con Ferdinando I che fece rimuovere i carniceros (macellai) che da secoli avevano botteghe sul ponte, sostituendoli con orefici e altri mestieri non “puzzolenti”. Storia a parte, il Ponte Vecchio è uno degli scorci da cartolina più belli di Firenze. A detta dei più, meraviglioso di notte per l’atmosfera romantica che pervade l’intera zona.
La residenza storica dei Granduchi di Toscana e la più grande area verde monumentale della città. All’interno del palazzo si trovano diverse mostre: la Galleria Palatina e gli Appartamenti Reali; la Galleria d’Arte Moderna; il Museo degli Argenti; la Galleria delle Porcellane e la Galleria del Costume. Infine, come dicevamo, il Giardino di Boboli che, per numero di scorci paesaggistici e dettagli architettonici, deve essere considerato un vero e proprio museo, la cui visita richiede non meno di tre ore. Insomma, Palazzo Pitti richiede parecchio tempo, ma come gli altri luoghi fin qui descritti, se non di più, è una tappa imprescindibile di una vacanza fiorentina. Aperto tutti i giorni tranne il 1° e l’ultimo lunedì del mese, 1° gennaio, 1° maggio e 25 dicembre.
Da più di settecento anni Palazzo Vecchio è il cuore del potere civile di Firenze. Oggi ospita ancora diversi uffici comunali, tra cui quello del sindaco, mentre i restanti ambienti sono adibiti a museo. Museo inserito nella rete dei musei civici della città e visibile anche in anteprima su Google Art Project. Più di 100 immagini ad alta risoluzione rappresentative dell’intero percorso museale. Tra le immagini scelte i dipinti del Salone dei Cinquecento, le mappe della Sala delle Carte, passando per la Cappella della Duchessa Eleonora di Toledo e la Sala delle Udienze. Insomma, un virtual tour propedeutico alla visita reale. Anche solo dall’esterno, però, Palazzo Vecchio merita una visita. Siamo infatti di fronte a uno dei più mirabili esempi di architettura civile del XIV secolo, coronato dalla maestosa Torre di Arnolfo visitabile con supplemento insieme al museo. Una curiosità. Nel 2010 è stato completato lo scavo archeologico dei sotterranei del Palazzo.